In principio era il mito. Roma, la città destinata a dominare il mondo, nacque avvolta nel mistero, tra racconti leggendari e antiche cronache che intrecciano storia e fantasia. Ma chi furono davvero i suoi fondatori? Erano discendenti di eroi troiani? Figli di antichi Greci? Oppure Roma è un’eredità segreta degli Etruschi?
Il Sangue Troiano: Enea, Ascanio e la stirpe di Romolo
La leggenda più famosa ha il sapore dell’epica. Virgilio, nel suo Eneide, ci racconta di Enea, l’eroe troiano che, dopo la caduta di Troia, solcò i mari in cerca di una nuova patria. Sbarcato sulle coste del Lazio, sposò la figlia del re Latino e fondò Lavinio, prima tappa di un destino scritto dagli dèi.
Ma il cammino verso Roma era ancora lungo. Dionigi di Alicarnasso e Tito Livio narrano di Ascanio, figlio di Enea, che fondò Alba Longa, la città madre di Roma. E fu proprio da quella stirpe regale che, generazioni dopo, nacquero due gemelli destinati a cambiare la storia: Romolo e Remo.
Figli del dio Marte e della vestale Rea Silvia, i due neonati furono abbandonati sulle acque del Tevere e miracolosamente salvati da una lupa, che li allattò nella grotta del Lupercale. Cresciuti da un pastore, scoprirono il loro retaggio e decisero di fondare una città. Ma il destino esigeva un tributo di sangue: Romolo uccise Remo e divenne il primo re di Roma.
Le Radici Greche: Eracle, Odisseo e il mistero della “polis Hellenís”
E se Roma fosse nata sotto un’altra stella? Alcuni storici dell’antichità sostenevano che la città fosse di origine greca. Antioco di Siracusa, nel V secolo a.C., attribuiva la sua fondazione agli Eraclidi, i discendenti di Eracle (Ercole). Secondo questa teoria, Roma sarebbe stata un avamposto di coloni greci, stabilitosi sulle rive del Tevere ben prima della guerra di Troia.
Ma la versione più sorprendente arriva da Ellanico di Mitilene e Damaste di Sigeo, che raccontano un’ipotesi affascinante: Roma non nacque da un solo popolo, ma dalla fusione tra i Troiani di Enea e i Greci di Odisseo. In questa visione, Roma sarebbe stata una “polis Hellenís”, una città greca a tutti gli effetti, nata dalla saggezza degli Elleni e dalla tenacia dei Troiani.
Il Segreto Etrusco: una città nata dall’ombra del potere tirrenico?
Ma un’altra ipotesi sussurra nel vento della storia. Alcuni autori antichi, come Alcimo e Callia di Siracusa, parlano di Roma come di una “polis Thyrrenís”, una città etrusca. Gli Etruschi, con la loro misteriosa civiltà e il loro potere sul centro Italia, potrebbero essere stati i veri architetti dell’Urbe.
Anche Plutarco, nelle sue “Vite Parallele”, esplora teorie alternative: Roma potrebbe essere stata fondata da Romano, figlio di Odisseo e della maga Circe, o da Romo, discendente di un mitico principe orientale, o ancora da Romide, un potente tiranno latino.
Roma: il mito che supera la storia
E così, dalle nebbie del passato emergono mille volti di Roma. Troiana, greca, etrusca o divina: la sua origine rimane avvolta nel mistero, come un enigma inciso nelle stelle.
Ciò che è certo è che Roma è sempre stata più di una semplice città: è un’idea, un destino, un sogno forgiato dalla volontà degli dèi e degli uomini. Il suo mito ha resistito ai secoli, riecheggiando nelle pagine della storia e nell’immaginazione di poeti e cronisti.
L’Urbe Eterna continua a brillare, indomabile, come il fuoco sacro che un tempo ardeva nel cuore delle sue vestali.
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